3-4-5 Ottobre

Venerdì 3 ottobre – Da Ravenna a Bevagna
Il nostro ritrovo è stato a Ravenna, e non poteva che cominciare con una piadina come si deve: farcita, calda, gustata seduti tutti insieme prima di partire. Da lì, la nostra carovana di Ram si è messa in moto verso l’Umbria, uno dietro l’altro, con la solita precisione e l’immancabile curiosità di scoprire nuove strade.

Dopo qualche ora di viaggio siamo arrivati a Bevagna, la nostra base per il weekend. L’agriturismo, situato su una collina proprio di fronte ad Assisi, ci ha accolti con una vista che già da sola bastava a ripagare il viaggio. Parcheggiare non è stato semplice — 14 musoni da sistemare richiedono una certa arte — ma anche questa volta ce l’abbiamo fatta. Cena, risate e poi tutti a nanna, pronti per il tour del sabato.


Sabato 4 ottobre – Tra colline, borghi e strade bianche
Dopo colazione, i motori si sono riaccesi. Direzione Foligno, punto di partenza delle strade bianche. Tra una curva e l’altra, il panorama si apriva su colline morbide e cieli limpidi. Una breve sosta per una porchetta veloce, giusto il tempo di ricaricare le energie, e poi di nuovo in marcia verso Colfiorito, una splendida conca naturale incastonata tra i monti, dove la natura sembra non avere fretta.




Proseguendo, siamo arrivati a Rasiglia, un piccolo borgo da fiaba attraversato da ruscelli e canali d’acqua limpida, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Nel pomeriggio rientro all’agriturismo, giusto il tempo di rinfrescarsi e prepararsi per la serata.
La cena ci aspettava a Bevagna, uno dei borghi medievali più belli d’Italia, con le sue piazze in pietra e le luci calde che lo rendono ancora più suggestivo al calar del sole.

Domenica 5 ottobre – Il Bunker del Soratte
Sveglia all’alba, ma ne è valsa la pena. Abbiamo percorso 110 chilometri per raggiungere il Monte Soratte, dove ci attendeva una visita speciale: il famoso Bunker del Soratte. Costruito negli anni ’30 come rifugio militare, fu poi utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale e, in epoca più recente, come rifugio antiatomico durante la Guerra Fredda.

Con grande emozione abbiamo parcheggiato i nostri Ram sul piazzale del bunker e iniziato una visita guidata di oltre un’ora alla scoperta della sua incredibile storia. A seguire, un breve giro in trenino con visori virtuali ci ha permesso di immergerci ancora di più in quel passato nascosto tra le gallerie.
All’ora di pranzo, come da tradizione, è tornata la nostra semplicità: pane, salame e birra. Coltelli, risate e brindisi, in mezzo alla storia.
Questo tour ci ha regalato panorami da sogno, curve perfette e, soprattutto, la consapevolezza di aver condiviso un altro pezzo d’Italia che pochi conoscono, ma che vale ogni chilometro percorso.
Ci siamo salutati, ognuno sulla propria strada, con una promessa che ci accompagna sempre: rivederci presto, perché ogni tour Ram Division è un viaggio che non finisce mai.


























































































