25-26-27 luglio

Ultimo weekend di luglio. Un gruppo di musoni parcheggiati tra le montagne, sette equipaggi pronti a partire e la solita voglia di stare insieme.

La nostra base, per questo tour chiamato Monti della Luna, è stato il Camping Gran Bosco di Salbertrand, nel cuore della Val di Susa. Il ritrovo era fissato per il pomeriggio di venerdì 25 luglio, e come da tradizione avevamo in programma una bella grigliata. Ma il meteo aveva altri progetti. La pioggia ci ha costretti a ripiegare sotto la veranda di una delle casette, dove però l’aperitivo è scattato lo stesso. Tra risate e calici pieni, l’atmosfera si è scaldata in fretta. La serata è poi proseguita al ristorante del campeggio, e al momento di andare a dormire, il gruppo era già affiatato e pronto per l’indomani.

Sabato 26 luglio, partenza alle 9.30, direzione Cesana, ancora su asfalto. Da lì, ci siamo diretti a Bousson, dove è iniziata la parte più interessante: la sterrata che porta fino al Lago Nero, a 2020 metri. Una pausa per sgranchirci le gambe, scattare qualche foto e poi via di nuovo, verso il Colle Bercia (mt. 2200).
A causa di una frana abbiamo dovuto deviare e seguire una strada alternativa, ma i Ram non si tirano indietro: ogni deviazione è un’opportunità.
Una volta raggiunta la meta, i cassoni dei nostri pick-up si sono trasformati in tavoli da buffet. Pane, salumi, formaggi, vino… tutto quello che serve per un pranzo in perfetto stile Ram Division. E dopo il pranzo, come sempre, l’improvvisazione ha preso il sopravvento. È bastata una cassa, una canzone giusta, e il gruppo si è lasciato andare in un trenino da capodanno, a 2200 metri di quota.

La discesa è iniziata seguendo le piste da sci, senza neve ma con la stessa pendenza. Una volta tornati sulla sterrata, la tentazione era troppo forte: pozzanghere profonde, Ram impolverati e l’immancabile sfida tra chi riusciva a schizzare più in alto. Era sporco, sì. Ma era esattamente come doveva essere.

Arrivati a Claviere, ci siamo resi conto che il percorso era stato più veloce del previsto. E allora, come sempre, si improvvisa: direzione Valle Argentera per cercare una malga. L’abbiamo trovata, e con essa anche i formaggi giusti da portarci a casa. Poi via verso il Sestriere, quota 2035, e infine rientro in campeggio.
Stavolta il tempo è stato clemente, e la grigliata del sabato sera si è fatta come da programma. Brace accesa, brindisi e racconti di giornata fino a tardi, tra una battuta e l’altra.
La domenica mattina, colazione insieme e saluti. I musoni si sono rimessi in marcia, ognuno sulla sua strada, ma con lo stesso spirito.

Perché i nostri tour non sono solo chilometri. Sono condivisione, imprevisti, panini e paesaggi, bottiglie aperte e risate che rimbalzano tra le valli.
E ogni volta che ci salutiamo, lo sappiamo: alla prossima, sarà ancora meglio.


