RAM DIVISION – DOLOMITI TOUR SAHARA EDITION 2024
DIARIO DI VIAGGIO
24 APRILE – GIORNO 1 – la partenza
Ore 9.00 Ritrovo dei teams alla stazione di servizio A13 monselice. Piove, ma dobbiamo equilibrare il carico con i bagagli e i viveri in eccesso sui RAM più scarichi. Qualcuno si sacrifica e comincia il trasbordo.
A bordo abbiamo viveri e bevande da far invidia al Gasoline di Jesolo: 10 casse di birra, 6 cartoni di Prosecco Valdobbiadene, 1 ettolitro di bottiglie d’acqua (che poi useremo solo per lavarci i denti), succhi, the e cocacola (per i poveri astemi), 3 sopresse, 4 salami, 3kg di mortadella, 2,5 kg di prosciutto di Parma, pizzette, patatine, tacos, pane, whisky, tequila e gin tonic… mancava solo la macchietta del caffè ! C’è tutto, si può partire.
Ore 13.30 tappa pranzo. Emanuel ci ospita nella sua cascina ad Assisi in mezzo agli ulivi per il pranzo al sacco. Piove a singhiozzo, ci tocca piazzarci sotto la tettoia. Finito il pranzo distribuiamo i gadget offerti dagli sponsor: maglietta e felpa personalizzate con il nome di ogni Team, adesivi di riconoscimento per l’auto e una GoPro per ogni mezzo per filmare i momenti più spettacolari del viaggio. Ora siamo un plotone pronto a scendere in battaglia alla conquista del Sahara. Il capitano (finora passeggero a bordo di TURTLE) prende possesso del suo “ mezzo speciale Mitsubishi Pajero TD , super attrezzato per i viaggi estremi.
Ore 15.00 Partiamo in colonna in direzione Civitavecchia, il tenente di vascello apre la colonna e pone il vessillo “INIZIO COLONNA” sul fianco del suo RAM. Siamo tutti in contatto con una radio Walki-Toki e il capitano di viaggio chiude la colonna col vessillo “FINE COLONNA” sul retro del mezzo speciale
Ore 17.30 Arrivo al porto di Civitavecchia dove ci aspetta la nave traghetto “CATANIA” per l’attraversata del mediterraneo con destinazione Tunisi. Il traghetto però è in ritardo… prevediamo che la cena prevista a bordo della nave venga annullata, decidiamo quindi di mettere mano alla cambusa e improvvisiamo un party a base di birra e prosecco con invidia di tutti gli altri viaggiatori che sostano attorno a noi in attesa di imbarco.
Ore 22.30 Finalmente ci si imbarca con 4 ore di ritardo sulla tabella di marcia. Ma non importa, confidiamo nel recupero durante la navigazione con le teorie assurde dei nostri teams: ci aiuterà il vento che soffia in poppa e la curvatura della terra in discesa (mah… sarà vero?)
25 APRILE – Giorno 2 – lo sbarco
Ore 00.30 Abbiamo preso posto sulle nostre cabine e finalmente la nave lascia il porto. A bordo sembra un barcone dei profughi… gente che bivacca dappertutto, al ristorante, nei corridoi addirittura sopra la dispensa del self service… sembra di essere nella nave di Caronte che ci conduce al girone dei dannati! Il mare è mosso per tutto il viaggio. Qualcuno svuota l’anima.
Ore 17.00 Finalmente tocchiamo terra. Un pò di formalità fantozziane con la dogana e poi finalmente siamo usciamo dal porto. Ad aspettarci troviamo Alessandro del team iTUNES , un amico “nostrano” che vive in Tunisia e che ci farà da guida in terra africana con la sua JEEP WRANGLER, altro mezzo speciale di supporto annesso al nostro Plotone di RAM. Da questo mento il Tenente di Vascello cede il vessillo “INIZIO COLONNA” e la JEEP WRANGLER diventa il Capitano di Rotta
Ore 20.00 Arrivo il Hotel SINDBAD di Hammamet. Tutto un altro ambiente rispetto al maleodorante traghetto; lusso e confort ci risollevano il morale. Lasciamo i bagagli in camera e partiamo per il ristorante LEON D’OR ad Hammamet. E’ il 25 Aprile – festa della repubblica di Venezia – , è il ristorante giusto per un’abbuffata di pesce.
26 APRILE – Giorno 3 – Le oasi di montagna
Ore 7.00 partenza per Touzeur, ci aspettano 500km di strada attraverso la tunisia in direzione sud-sud-ovest, vicino al confine con l’Algeria. Tappa rifornimento benzina, qui costa come il gas in Italia… una pacchia per i nostri Dodge!.
Ore 12.00 Durante il percorso attraversiamo diverse città e villaggi, al nostro passaggio i bambini ci salutano incantati a vedere i nostri bestioni rombanti. Lungo la strada vediamo numerose griglie fumanti che esalano un profumino invitante… ci viene fame e decidiamo di fare tappa in uno di loro. Specialità agnello al barbeque da noi battezzato a km 0 in quanto l’agnello che poi verrà servito, al momento dell’ordinazione sta ancora pascolando dietro il ristorante. 30 minuti dopo è pronto in tavola, bello fumante pronto per essere divorato con le mani da veri uomini duri!
Ore 15.00 Il paesaggio diventa sempre più desertico, i villaggi sono sempre più distanti l’uno dall’altro. Davanti a noi si apre una distesa di montagne rocciose che ricordano i film western americani. A bordo strada qualche traccia di vecchie piste. Abbiamo già fatto 400km, non resistiamo più e ci buttiamo in off-road per svegliare l’istinto animale delle nostre bestie.
Ore 17.00 arriviamo nel villaggio di Tamarza, piccolo villaggio sperduto nel deserto roccioso che sopravvive grazie alla sua oasi. Una guida locale ci offre di accompagnarci nel riisaliamo il fiume con i nostri mezzi sul fondo del canyon alla ricerca della fonte, palme di datteri ci fanno da cornice. Un posto magico, sopra di noi una parete verticale a strati alta 100mt Alla fine il canyon si restringe troppo e i nostri mezzi non riescono a proseguire. Andiamo a piedi, non pensavamo trovare acqua in questo deserto di roccia. In fondo il canyon si allarga creando un anfiteatro con una oasi di palme e una cascata di 20mt che la mantiene. Un vero spettacolo della natura.
Ore 20.00 arrivo all’hotel Ksar Rouge a Touzeur. Cena e sistemazione in camera. La temperature alla sera si abbassano, l’aria calda del deserto continua a soffiare ma comunque risulta fastidioso stare fuori, il tempo di un drink e poi tutti a letto… domani sarà un’altra avventura.
27 Aprile – giorno 4 – la duna della vergogna
Ci raccontano la leggenda di una duna di sabbia alta 30mt detta “duna della vergogna” ,dove tutti i fuoristrada salgono solo dal versante semplice e scendono in scivolata da quello ripido perché talmente ripido che nessun Toyota è mai riuscito a risalirla (una vergogna appunto per i Toyota). Accettiamo la sfida.
Ore 10.00 arriviamo sul posto e dopo un sopralluogo cominciamo a lanciare i nostri RAM su per la duna alla massima potenza. I RAM ce la fanno, la duna è conquistata. Però vogliamo di più e ci lanciamo a tutta velocità per un ottenere il salto. Parte la competizione per il salto più alto: RAM TRX, RAM SPORT, RAM 1500 tutti saltano al limite delle proprie resistenze fino a quando l’ultimo RAM decolla in un salto alla Bo &Luke di Hazzard ma atterra rovinosamente sulla sabbia rompendo il semiasse anteriore. Fine del gioco, comincia l’impresa di recupero che ci fermerà per 4 ore in mezzo al deserto.
Ore 14.00 Cambia il programma della giornata e la tappa a Timbaine salta dirottando la carovana in una tappa forzata a Douze.
28 Aprile – giorno 5 – deserto puro
Alla mattina cerchiamo di recuperare la tappa di Timbaine sacrificando l’ultima tappa del programma nell’oasi di Ksar Ghillan. C’è tempo anche per un escursione in quad, giusto per inpolverarsi un po di sabbia prima di lanciarci nelle dune del Sahara puro.
Ore 12.30 Recuperiamo la guida e partiamo. Dopo una decina di km abbandoniamo la strada per una pista di sabbia e dune. Il percorso si fa più irto con dune di sabbia che attraversano la pista e che bisogna scavalcare. Ma i nostri mezzi non fanno una piega, innestiamo il 4×4 e cavalchiamo queste onde di sabbia.
Il percorso sembra una distesa di mare in tempesta con dune alte a destra e a sinistra. Un paesaggio marziano fino all’orizzonte. In mezzo a questo mare di sabbia c’è comunque un bar beduino che offre ristoro e un buon thè nel deserto. Ne approfittiamo per un’ultimo controllo ai mezzi, i salti e le dune li stanno mettendo a dura prova e qualche rumore sinistro si avverte di tanto in quanto, ma nulla di grave. Si può continuare!.
Ore 18.30 abbiamo percorso ormai 20km in mezzo alle dune, ci siamo insabbiati qualche volta ma sempre usciti grazie all’aiuto del team. Finalmente dopo 5 ore di fuoristrada raggiungiamo l’accampamento di Timbaine: un piccolo accampamento di tende in mezzo al deserto dove ci stavano aspettando per la cena e per la sistemazione della notte.
Un fuoco, un pane cotto nella brace, un birra fresca recuperata dalle nostre cambuse e subito si crea un’atmosfera tra amici pronti a raccontarci gli incredibili posti visti durante la traversata. Un po di danza del ventre improvvisata dalle nostre Ladys e tutti in tenda per una buona dormita nel silenzio più assoluto del deserto.
29 Aprile – giorno 6 – ritorno al futuro!
Ore 7.00 Di mattina presto ci prepariamo per il ritorno. Una rinfrescata nel bagno a cielo aperto e una buona colazione e poi tutti di nuovo a bordo per l’ultima traversata.
Ore 10.30 Le dune sembrano non finire mai, orami sappiamo come domarle con i nostri RAM e il ritorno si fa più breve. Improvvisamente le dune si fanno da parte e una immensa distesa piatta di sabbia battuta si apre davanti a noi fino all’orizzonte. Via a tutto gas uno di fianco all’altro, dietro di noi un’immensa nuvola di polvere impenetrabile.
Il team Camel Toes si sfoga con un burnout sulla sabbia ma dimentica un particolare: abbiamo sgonfiato le gomme per favorire la presa nella sabbia ed il suo bournout diventa fatale per uno degli pneumatici che cede ed esce dal cerchione. Altro pit stop imprevisto, ma stavolta in 20 minuti abbiamo fatto il cambio ruota e si riparte.
Ore 12.30 Ritroviamo la strada asfaltata ed in breve tempo ritorniamo alla città di Douze. Pompe di benzina, supermercati e gente per la strada ci fa sentire come viaggiatori di ritorno da un altro pianeta.
Pausa pranzo con il nostro oramai consueto prosciutto birra e mortadella. Un breve check ai nostri mezzi e via subito in strada per il ritorno ad Hammamet.
Ore 18.00 arriviamo finalmente al nostro Hotel 5s dotato di tutti i confort. Una doccia rigenerante per ripulirci dai 3 giorni di sabbia e cena alla medina della città vecchia. Finisce l’avventura ma ci rimarrà il ricordo di un viaggio fantastico, ricco di emozioni e di esperienze.
30 Aprile – giorno 7 – l’ultimo viaggio
Mattinata libera a caccia di souvenir. Poi alle 14.00 partenza in direzione porto di Tunisi per l’imbarco nel traghetto verso Civitavecchia.
Il ritorno sul traghetto è uno strazio come l’andata. Poco male, oramai ci siamo abituati.
01 Maggio – giorno 8 – back Home
Ore 15.00 il traghetto approda a civitavecchia. Speravamo in una discesa veloce invece i controlli doganali sono ridotti e si crea una lunga coda di macchine in uscita dal traghetto. Scene da far west per passare la coda, tutti hanno fretta e nessun rispetto per le regole civili.
Poi finalmente verso le 17.00 riusciamo anche noi ad uscire. Un breve saluto al team e tutti verso casa… domani si torna alla normalità.
Vi presentiamo i nostri TEAMS:
ANGRY DROMEDARIES – Christian, Lisa e Saba – Capitano di viaggio – Mitsubishi Pajero Turbo Disel in fase di crescita… da grande sarà un RAM 2500 POWER WAGON CUMMINGS
DAKOTA BOYS – Oscar, Dayli, Santiago e Lucia – Tenente di vascello – RAM 1500 LIMITED my20
iTUNES – Alessandro, Ines, Edoardo e Sofie – Comandante di rotta – JEEP WRANGLER
PROCAR – Sebastjan, Monika e Neja – Meccanico – RAM 1500 SPORT my22
CAMEL TOES – Marco, Alberto, Denis – i fora de testa – RAM 1500 my08
TURTLE – Emanuele – il saggio – RAM 1500 LIMITED LONG BED my22
PRESTO CHE E’ TARDI – Giorgio, Lucio e Daniele – gli attrezzati di tutto – RAM 1500 my2012
I LEONI DEL DESERTO – Emanuel e Federica – la forza bruta – RAM TRX
HAPPY FAMILY – Filippo, Mariangela, Malika – i figli del mondo – RAM 1500 my12
Oscar